Bacon

Composto da poche abitazioni sembra essere quasi un tutt’uno con il villaggio di Boriola anche se le persone che vi abitano amano dire che si tratta in realtà di due situazioni diverse, eppure… le case, il territorio e le colture e anche le persone sembrano essere le stesse! Quasi inesistenti le documentazioni storiche che sembrano sintetizzarsi nei verbali di delimitazione delle proprietà compiute a fini catastali tra il 1892 e l’anno successivo e oggi conservate nell’Archivio del Comune di Saint-Vincent. Per il resto ci si può affidare ai fondi privati conservati presso le famiglie; dalla lettura di alcune carte si nota una certa vivacità nelle compravendite localizzate soprattutto nel Settecento. Tutti gli atti che ho potuto visionare, e che concernono quel territorio, trattano di acquisti e vendite di terreni coltivati a vigneto; tanto interesse per quel comprensorio non deve affatto stupire se consideriamo tale importante coltura e gli innegabili riflessi nel generale contesto dell’economia delle famiglie dell’epoca. Certo oggi purtroppo tale coltura non raggiunge i fasti del passato; secondo alcuni osservatori la vastità e l’ampiezza di terra con impianti viticoli che per secoli ha contraddistinto questo e altri comprensori di Saint-Vincent, sarà senz’altro irripetibile. Ciò non ostante vi è da ritenere che i pochi esempi di reimpianto della vite, accuratamente selezionata nel vitigno, garantiranno ancora produzioni di qualità e sbocchi economici importanti finalizzati alla produzione di vini di altissima qualità. D’altronde il territorio riflette spesso il carattere delle persone che nel corso dei secoli hanno fondamentalmente contribuito a crearlo e anche qui non si può certo nascondere la determinazione di uomini e donne che con il loro duro, continuo e incessante lavoro, hanno costruito muri per sorreggere pochi metri quadrati di terreno; uomini e donne che con le loro capacità e professionalità hanno innalzato pergole per meglio offrire al sole grappoli d’uva necessitanti di ottima insolazione per la maturazione. Stando a quanto risultato da ricerche specifiche, non si ha menzione a Bacon di un torchio per la pressatura delle vinacce (verosimilmente ci si recava presso i manufatti presenti a Crotache e a Romillod). Questo villaggio, pur contiguo ad un'importante strada di collegamento tra il borgo e la collina di Saint-Vincent, ha saputo mantenere quell’anima contadina del piccolo hameau dove tutti si conoscono e dove, se necessario, la solidarietà tra persone continua a farla da padrona. Concludendo riteniamo che il passato di autentica operosità contadina sia tuttora presente sul territorio di Bacon e che basti un occhio attento, e forse un po’ allenato, per sopperire alla mancanza di documenti e per rendersene conto. Alcuni immobili che costituiscono questa piccola frazione sono già stati recuperati nei loro volumi per fini abitativi, anche se altre case, con le loro instabili pietre, stanno cedendo agli anni e alle stagioni.

CRETIER Piergiorgio