Oratori

La secolare fede della popolazione di Saint-Vincent si è espressa in molti modi; di questi il più concreto è certamente collegato alla costruzione sul territorio di piccole edicole e di oratori. Questi manufatti, posti frequentemente in luoghi solitari, o nei bivi delle strade ricordano al passante precisi impegni assunti dai costruttori, di cui sovente non vi è più notizia. Sul nostro territorio se ne contano tutt'oggi poco meno di quaranta di varia forma, grandezza e architettura. Abbiamo degli oratori e delle edicole nel borgo e ne ammiriamo altri in luoghi solitari in mezzo al bosco, a lato di dirupi o ancora nascosti tra i vigneti. Un libro apparso a Saint-Vincent nel 1999 racconta nei dettagli la storia di queste "piccole chiese" disseminate sul territorio. Molti di questi piccoli luoghi della memoria sono dedicati alla Vergine, altri a Sant'Antonio Abate (protettore degli animali); in un caso la famiglia che ha eretto l'oratorio l'ha dedicato a Santa Barbara e in questo modo ha voluto porsi sotto la protezione di questa santa dopo che un terribile incendio aveva distrutto numerose abitazioni di un villaggio. Secondo le testimonianze orali, in numerosi casi ricordano fatti legati alla monticazione del bestiame o cadute di persone in transito poi fortunatamente risoltesi bene. I racconti degli anziani ci informano che, in due casi almeno, queste piccole strutture sono state edificate per allontanare il male che albergava in quelle zone sotto forma di Synagogue. Tutti questi ex voto testimoniano comunque la grande fede della locale popolazione che in questo modo pubblico ha voluto manifestare la propria devozione e il proprio credo religioso.