Saint-Vincent, Domianaz (Châtillon)

Itinerario 2

A passeggio tra secolari castagni, sul corso di un canale del XIV° sec.

Possibilità di percorrere l’itinerario anche in M.B.

Partenza da P.zza Chiesa, via Biavaz (splendide bifore su casa del XVII° sec. recentemente ristrutturata), via Ravet, fr. Ecrivin (borgo antico con interessanti particolari architettonico-abitativi oggi in fase di avanzato recupero), congiunzione con v. M. Bianco e fr. Moulin. Il nome di quest’ultimo abitato un tempo extra-urbano deve essere senza dubbio collegato alla massiccia presenza nel corso dei secoli di numerose attività artigianali di interesse comunitario: mulini da grano, frantoi per la fabbricazione di olio di noci e folloni presso cui le lane prodotte localmente erano macerate e successivamente lavorate e filate per essere infine destinate alla creazione dei Draps (stoffa resistentissima e calda con la quale si creavano abiti e telerie per la casa). Tutte queste attività artigianali erano possibili grazie allo scorrere in loco di un antichissimo canale tutt’oggi attivo –il Rivo della Piana o di Saint-Vincent- la cui concessione risale al 17 agosto dell’anno 1325. Prima di abbandonare la frazione si consiglia una visita al plurisecolare castagno posto all’interno di una proprietà privata; quest’ultimo, scolpito nei recenti anni novanta, presenta una serie di figure rappresentanti la vita del paese e suoi personaggi leggendari o reali. Seguire quindi il corso del canale (che purtroppo scorre nascosto in grandi tubi) a Ponente in direzione Châtillon. Il sentiero, che si sviluppa totalmente in piano e che è stato rimodellato negli anni scorsi per volontà della Comunità Montana Monte Cervino, costeggia vigneti, supera il torrente Grand-Valey per proseguire all’interno di un bosco di castagni intercalato da vigneti e da un secondo piccolo torrente. Lo sguardo si perde nella vallata sottostante e principalmente sul villaggio medievale di Neran (Torre quadrata di rimarchevole bellezza circondata da volumi abitativi caratterizzati da monofore) e sulle opere viarie costruite dall’uomo –strade, autostrada, ferrovia- e, sul lato opposto della valle, il trecentesco castello di Ussel. Giunti in frazione Pessin-Dessous, in comune di Châtillon, meritano una visita il plurisecolare torchio per l’uva e l’agglomerato rurale caratterizzato da abitazioni contadine con interessanti particolari sette-ottocenteschi: monofore, bifore, cantonali di rara bellezza e fontanili. Proseguire quindi sulla strada asfaltata, a nord, in direzione Albard (cappella del XVIII° sec.), La Tour (resti di ben due torri entrambe di origine medievale) e infine Domianaz (cappella del XVII° sec., torchio, e all’interno della frazione caratteristici Rascards totalmente in legno).