Saint-Vincent, Perrière

Itinerario 3.

A passeggio tra la magia dell’architettura secolare e quella dell’ambiente naturale.

Via Tromen, Cappella di Tromen (XVI° secolo, si deve probabilmente ad un voto civico e l’erezione e la dedicazione di questa a San Michele prima e alla Madonna delle Nevi poi dovevano scongiurare i pericoli provocati dalle acque tumultuose del vicino torrente le quali, frequentemente nel corso dei secoli, debordarono dalla sede abituale provocando ingenti danni alle colture site a valle minacciando nel contempo le case dello stesso secolare borgo. Sulla facciata grande affresco rappresentante il Giudizio universale), Maison-Neuve (caratteristico centro agricolo rurale edificato su di una altura rocciosa presenta un torchio del XVIII° secolo e un affresco su casa privata del XIX° sec. rappresentante la Vergine). Lasciare la strada asfaltata e proseguire a monte seguendo le indicazioni gialle (3) all’interno di un meraviglioso bosco di secolari castagni. La strada, una delle grandi direttrici viarie colleganti nei secoli scorsi la collina al borgo, ha mantenuto inalterata quella bellezza e quella maestosità impostale in fase di costruzione. Massicci muri di contenimento e di sostegno garantivano durante tutte le stagioni la libera percorrenza delle persone, delle greggi e delle merci trasportate per mezzo di slitte e carretti. Dopo pochi minuti si incontreranno in località Jean-Kan i resti di mura appartenenti forse ad un castrum (finora mai studiati in modo approfondito) caratterizzati da enormi blocchi di pietra oggi parzialmente nascosti dalla vegetazione. Poco a nord a lato della mulattiera una piccola edicola votiva ricorda la devozione dei locali per la Madonna e fonti storiche ci informano che nei pressi dell’oratorio sostavano i cortei funebri che dalle frazioni a monte scendevano verso il borgo per l’inumazione delle salme. Ripreso il sentiero che per un breve tratto risulta snodarsi fuori dal bosco eccoci apparire il grande pianoro di Tzan-Mort utilizzato come campo per i giochi tradizionali; in lontananza appare la secolare chiesa di Moron. Giunti a Dizeille (971m), rinfrancati dall’acqua del fontanile posto nel centro della frazione, e dopo una visita al vecchio forno posto a NW, proseguire in direzione Perrière. La frazione si presenta come una vecchia signora con tutti gli acciacchi dell’età. Le campagne circostanti, grazie a decisi interventi economici, hanno finalmente ripreso vigore grazie anche all’irrigazione che avviene con potenti impianti “a pioggia”. Nel piccolo centro sono degni di nota la Cappella (inizio XVIII° sec.), l’oratorio posto all’ingresso del piccolo centro, numerosissimi granai in legno (a testimonianza di un passato totalmente dedito alle colture cerealicole), monofore, fontanili e infine una pittura posta in una nicchia nella parte bassa di un rascard entro cui sono San Lorenzo, La Vergine e altro santo. Lungo la stradina principale vi è il vecchio forno della frazione (1783) recentemente ristrutturato. A lato della cappella resti di una bella meridiana risalente forse al secolo scorso. Portarsi nel canalone a NW e attraversare il torrente Grand-Valey; qui dopo pochi metri si nota a nord una piccola edicola posta su di un enorme masso ed edificata per sacralizzare un sito (che secondo la tradizione orale era sede di festini da parte delle forze del male abitanti il bosco, le sinagogue), proseguire sullo sterrato e giunti alla strada asfaltata scendere in direzione Châtillon fino in frazione La Tour luogo da cui si rientra a Saint-Vincent attraverso una comoda e panoramica strada.